lunedì 31 agosto 2015

Wes Craven: suoi gli incubi più belli




Oggi è morto Wes Craven. Doveva essere un grande uomo oltre che un grande regista, o almeno così lo immagino. Qualche anno ho riguardato con una cara amica l'intera seria di "Nightmare". Ore liete trascorse a seguire le orme del perfido vecchio Freddy Krueger, che nonostante la sua cattiveria (sventrò persino Johnny Depp in "Nightmare on Elm Street", gustatevi qui la scena https://www.youtube.com/watch?v=Y3dt4zePvnE ) non mi è mai e poi mai risultato antipatico, forse per il suo sorriso da vecchio apparentemente innocuo, o forse perché spesso squarciava teen-ager talmente lagnosi che il suo intervento era una provvida mano santa...
Conobbi Freddy Krueger da bambina, tramite i racconti di un'amica più grande che era andata al cinema a vedere il film, e dopo una sola visione già aveva imparato a memoria l'inquietante filastrocca che sembrava una nenia infantile. "Uno, due, tre, Freddy arriva e cerca te..." ecc...
Appena cominciarono a trasmettere in tv "Notte Horror" finalmente potei colmare le mie lacune in ambito cinematografico per quanto riguarda il filone horror, che non mi dispiaceva affatto e coltivavo anche attraverso le letture dei libri del re del genere per antonomasia, Stephen King.
Avrebbe potuto girare altri film Craven, chissà...
Certo che a rivederli ora, Nightmare e Scream, fanno ridere, ma ridere di gusto! Secondo me è davvero questa la forza di Craven, il fatto che non si sia mai preso troppo sul serio (o almeno così credo), perché ci trovo davvero un lato comico irresistibile in tutto ciò che conosco del suo repertorio. Mi manca ancora vedere la versione originale de "Le colline hanno gli occhi". Nel remake ho riso ben poco. Tutti quei bambini vittime del nucleare, isolati nel deserto e forzatamente cannibali. C'è qualcosa di troppo serio nella trama.
Nulla a che vedere con un vecchio che ti afferra con le sue mani fatte di lame appena schiacci un pisolino. Chissà, forse oggi lo sognerò...

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