In questi giorni i social network pullulano di post riguardanti la denuncia dell'Ordine dei Giornalisti ai danni di Barbara d'Urso per esercizio abusivo della professione di giornalista. La notizia rimbalza di bocca in bocca perché Barbara d'Urso è uno di quei personaggi che, come si dice, si ama o si odia.
I suoi servizi strappalacrime non piacciono a tanti utenti del tubo catodico perché volti a spettacolarizzare fatti di cronaca senza apparentemente tener conto del dolore dei familiari delle vittime.
Non esprimo giudizi di valore in merito, giacché la spettacolarizzazione dei fatti di cronaca invade qualsiasi programma televisivo oggigiorno, chi più chi meno.
Semmai mi preoccupa maggiormente il fatto che Barbara d'Urso non sia altro che la prima di una lunga serie di "Barbari d'Urso" (uso il plurale barbari non a caso), che impropriamente fanno qualsiasi cosa solo per essersi trovati al posto giusto al momento giusto, o per aver santi in paradiso, o per qualsivoglia motivo (ci metterei nel mezzo anche gli ammiccanti video di Barbara d'Urso agli esordi).
In Italia sempre meno viene premiato il merito.
Tanti anni di studio e di gavetta (chiedetelo a un qualsiasi giornalista iscritto all'ordine) per essere ancora sottopagati in età nemmeno più giovane mentre un qualsiasi "Barbaro d'Urso" svolge il tuo stesso mestiere senza uno straccio di preparazione, con onore e gloria, soldi a palate, programmi nelle principali tv nazionali e tutta la visibilità che qualsiasi giornalista potrebbe desiderare.
Certo, un qualsiasi professionista di buonsenso non potrebbe mai e poi mai essere invidioso di persone prive di preparazione, ma questa Italia dei "Barbari d'Urso" dovrà comunque subirla, vuoi o non vuoi. E a me, non piace.
Sono contraria all'ordine dei giornalisti, mi sembra un ostacolo inutile e una perdita di tempo e denaro incredibile. Ma questo è un altro argomento. Penso che anche senza l'ordine, bisognerebbe guardare le capacità di ognuno. La D'Urso e tanti altri barbari come lei sono degli sciacalli di prima categoria e ormai anche i telegiornali, fatta qualche rara eccezione, fanno il suo stesso gioco. La scelta dei casi più spettacolari, quelli che possono fare più audience... è scandaloso. E non è quello il mestiere di un giornalista. Sono totalmente d'accordo con il post!
RispondiEliminaE' vero Saretta, infatti sappiamo benissimo che tante persone anche se non sono iscritte all'albo fanno barba e capelli a quella "barbara" (ogni riferimento a fatti e persone è puramente casuale) :-) Si tratta di una questione di competenza e di buon senso, non di ordine o non ordine!
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