lunedì 18 aprile 2016

Referendum trivelle: fatevi un giro. A piedi



Ragazzi, una cosa ve la voglio dire. Piantatela di dire che quelli che non hanno votato a questo scandaloso referendum sono tutti ignoranti, menefreghisti beceri e persone "brutte brutte" per non dire altro :) Mettetevi in testa che il referendum, per la presenza stessa del quorum, non è una votazione come le altre. Il referendum abrogativo offre la possibilità (fa parte delle regole) di non votare per ottenere, comunque, un risultato. Piaccia o non piaccia. Semmai prendetevela con il quorum e incazzatevi per il modo in cui il governo vi/ci prende per il culo costantemente, nessuno escluso. Io ho agito volontariamente in favore del no per ragioni che per me sono, udite udite, anche etiche e morali. Ovviamente non sono una geologa, non me ne intendo molto di giacimenti petroliferi, piattaforme e quant'altro. Che in Italia non siamo tutti geologi, però, il governo lo sapeva. Dal mio punto di vista strettamente personale è sbagliato sin da principio sottoporre un quesito di natura tecnica a chi tecnico non lo è, ma veniamo al dunque. Il quesito chiedeva di votare sì per impedire un rinnovo automatico delle concessioni che fosse privo poi di scadenza temporale ma "per la durata di vita utile del giacimento, nel rispetto degli standard di sicurezza e di salvaguardia ambientale”. Una concessione da molti definita illimitata. Si dà il caso, però, che qualcuno che se ne intende afferma che "l’insieme delle riserve certe nei fondali italiani (entro e oltre le 12 miglia) ammonta a 7,6 milioni di tonnellate di petrolio, secondo le valutazioni del ministero dello sviluppo economico. Al ritmo attuale dei consumi, coprirebbero il fabbisogno nazionale per sole sette settimane. Sommando le riserve su terraferma si arriverebbe a 13 mesi. Quelle di gas arrivano a 53,7 miliardi di smc: neppure un anno di consumo italiano. In termini d’indipendenza energetica è ben poca cosa" (Fonte: Internazionale.it ). Il referendum ci/vi ha fatti quindi fessi e contenti lasciandoci decidere su una quantità davvero irrisoria di combustibili fossili, peraltro evitando scientemente (e in maniera direi diabolica) di interpellarvi anche per le piattaforme di terra o per quelle che si trovano oltre le 12 miglia (anche 12 miglia e un millimetro è sufficiente ad escluderle dall'oggetto del quesito). Cosa sarebbe potuto succedere, dunque, con la vittoria del sì? Semplicemente, le compagnie petrolifere si sarebbero "spostate un po' più in là", riprendendo un famoso motivetto della Carrà. Agli ambientalisti (a quanto pare incredibilmente quasi tutti su Facebook) però sembra non interessare se si inquina o no, ma DOVE si inquina. Vadano in Africa, o nel vicino oriente, che poi so io come consumare le loro riserve! Trapanino un po' qui e un po' là, l'importante è che non lo facciano nel mio specchio di mare. Io vi dico che ragionando in questi termini il problema non si sposta di un pelo, e che anzi trovo becero ed egoista consumare io e pretendere che le attività non mi tocchino da vicino, ignorando per giunta il fatto che le petroliere che si spostano da un capo all'altro del mondo per portarci a casa il gasolio e la benzina, COMUNQUE, inquinano. Sapete quale sarebbe stata una proposta DAVVERO ambientalista? Una proposta simile a quella dell'Olanda, che punta a mettere al bando, entro il 2025, tutti i veicoli con motore a combustione interna in favore di quelli elettrici (Fonte: ilfattoquotidiano ). E anche la Francia sta facendo il suo, per esempio offrendo dei bonus a chi decide di optare per i motori elettrici. E noi, nel 2016, stiamo decidendo su cosa? Se inquinare entro le 12 miglia o altrove per ripulirci la coscienza. No, mi dispiace, ma le polemiche di oggi le rispedisco al mittente. Andate a farvi un giro, con benzina o diesel. Se volete essere coerenti, a piedi.

2 commenti:

  1. commossoilweb: Sposo ogni parola. Sei riuscita a farmi sorridere anche su un argomento come l'incapacità dell'italiano medio di approfondire un qualsiasi argomento, prima di salire in cattedra. Adoro come scrivi.

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    1. Grazie mille! Questi commenti invogliano a scrivere ancora e ancora, anche se ogni tanto prendo una luuunga pausa :)

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