sabato 16 maggio 2015

Delitto di Orune a Quarto Grado





Come saprete Quarto Grado è un programma che va in onda su Rete 4 ogni venerdì e che si occupa di sviscerare i casi di cronaca che per gli autori hanno tutte le carte in tavola per diventare casi mediatici.

Nella puntata di ieri, 15 maggio, si è parlato di vari casi fra i quali il caso di Guerrina Piscaglia, di Sarah Scazzi, di Yara e di Gianluca Monni.

Tutti casi destinati fin da principio a offrire materiale per giornalisti e "voyeristi" del crimine per i più svariati motivi. 
Ciò che scriverò fra poco non è il mio punto di vista, bensì un ritratto cinico di quanto la cronaca, attraverso gli studi ovattati e lo schermo piatto della tv, ci consegna. Perché si parla tanto di determinati fatti di cronaca piuttosto che di altri?

Nel caso di Guerrina è coinvolto un prete, ci sono delle intercettazioni nelle quali si parla di "andare a cucinare conigli" e le tresche amorose quando c'è di mezzo l'ambiente clericale hanno sempre fatto audience, partendo dalla miniserie televisiva degli anni '80 "Uccelli di rovo" con il celebre (soprattutto tra le casalinghe) Padre Ralph, fino ad arrivare al più moderno e latino Padre Gonzalo dell'ispanica telenovela a puntate "Il Segreto".
Nel delitto di Sarah Scazzi sono invischiati vari personaggi capaci di stuzzicare la fantasia dei telespettatori. Non capita tutti i giorni di avere assieme, in un unico caso, un uomo che si contraddice continuamente e parla male come zio Michele, una figlia che ha il viso perfetto per impersonare al meglio la parte dell'assassina, una vittima con il viso angelico, un fratello onnipresente nei programmi televisivi e una madre che a tratti sembra avere deliri mistici.
Lo stesso avviene per il caso di Yara Gambirasio. Il crimine efferato non è sufficiente da solo a far parlare, ma qui abbiamo un uomo adulto che si atteggia a ragazzino con una madre accusata di avere figli sparsi per il mondo e una moglie che non sa a più a chi credere.
Ripeto, non è mai l'efferatezza del delitto a far parlare, ma i dettagli più o meno interessanti ai fini del "gossip omicidiario". Altrimenti parleremmo di quanta gente muore ogni giorno di fame in Africa, ma quello non fa notizia.
Anche il caso di Gianluca Monni è destinato a restare per molto tempo nel cuore e soprattutto nella bocca dei giornalisti d'assalto. Non parlo dei giornalisti come categoria ovviamente. Penso solo ai singoli professionisti della carta stampata per i quali la parola cronaca, che in teoria dovrebbe essere un ritratto della realtà privo di fronzoli, è invece un racconto arzigogolato e infiocchettato a piacimento.

Quale occasione più ghiotta di un delitto in Barbagia per spolverare concetti "stuzzicanti" per telespettatori curiosi solo sino a un certo punto, ma non abbastanza da documentarsi e mettere in moto il cervello. Ecco che, parlando della Sardegna, le telecamere indugiano su balli tondi e figuranti in costume tradizionale, cartelli stradali divelti e crivellati di colpi e tutti in studio si riempiono la bocca di concetti come Balentìa e Codice Barbaricino.

Questo è ciò che ci è toccato in sorte. Esser bistrattati e trattati alla stregua di un museo a cielo aperto. 
Perché è troppo difficile ragionare, è troppo difficile staccarsi dal pregiudizio secondo il quale ogniqualvolta ci scappi il morto in Sardegna (non certo più spesso che altrove) debba esser per forza scomodato il "pittoresco e suggestivo" Codice Barbaricino.

Per Carmelo Abbate anche altrove c'è omertà ma in Sardegna di più e da casa i telespettatori, con un pc davanti, si scatenano. Le tastiere fumano come le canne dei fucili più micidiali perché questo è proprio ciò che molti vogliono sentire. Sardi incivili e arretrati, sardi confinati nel Medioevo mentre il mondo intorno avanza. Sardi da museo.

Lo ammetto, per me è stata una pugnalata, anzi una fucilata alle spalle. Le parole di chi non sa e di chi ragiona col paraocchi.

Una volta mi trovavo con altre persone provenienti dalle più svariate Regioni d'Italia. Vidi un bambino bellissimo, e una ragazza mi disse "Sei sarda, perché non lo rubi?". L'ho scritto a Carmelo Abbate su Twitter, chissà se lo avrà letto. Ebbene, quella ragazza era siciliana, proprio come Carmelo. Avrei potuto risponderle "E tu perché quel bambino non lo sciogli nell'acido visto che sei siciliana?", ma non l'ho fatto. Perché uno stupido pregiudizio è uno stupido pregiudizio e per quanto possibile bisogna cercare di non portarlo avanti.

Le miserie e la perfidia umana sono miserie e perfidia umana ovunque. E non mi risulta nemmeno che la Sardegna balzi agli onori della cronaca per fatti di sangue più spesso di quanto avvenga in altre Regioni d'Italia, o del mondo. Nei "civilissimi e democraticissimi" Stati Uniti d'America, forse non ci si spara? 
Ma laddove il sangue versato è sardo, per chi non lo è (molto spesso anche per chi lo è) ci si deve necessariamente appellare alla barbarie, all'inciviltà, all'arretratezza e alle pecore allo stato brado.
Io non lo accetto. Non accetto che quando si parla di delitti in Sardegna ci si prenda continuamente la licenza di offendere un intero popolo. Hanno applicato il codice barbaricino, a Secondigliano quando un uomo ha sparato perché non gli andava come erano stati stesi i panni? E il pilota Lubitz, che ne ha fatto fuori 150 in un colpo solo, era barbaricino? Io sono sarda ma non ho altre armi se non la penna!
A Carmelo Abbate che si è fatto portavoce di una presunta quantità spropositata di omertà in Sardegna chiedo: "Non pensa che anche sugli altri delitti dei quali lei parla sia sceso il velo dell'omertà?". 
Se tutti confessassero o testimoniassero contro i colpevoli non ci sarebbe da stare anni a discutere di casi insoluti. Questo però a qualcuno non passa manco per l'anticamera del cervello. E' più facile metterla così, sul piano dell'omertà e di un Codice Barbaricino che fa tanto "folklore".

Mi dispiace, ma io la mia Terra voglio difenderla. Anche questi sono soprusi. 

Sarà che Carmelo Abbate, nella sua biografia ha scritto: "Sono nato a Castelbuono, in provincia di Palermo. Sono SCAPPATO dalla Sicilia nel novembre 1999. Sono arrivato a Milano con la classica valigia di cartone e ho avuto culo. Come sempre nella vita" quindi magari lui, se ha usato il verbo scappare, sente forse meno l'esigenza di difender un popolo. Il suo, popolo. Ebbene, sappia (anche se non lo leggerà mai) che io dalla Sardegna non SCAPPERO', se non per forza maggiore. Tipo l'invasione di invasati che scrivono frasi come quelle che leggerete qui sotto.

Quelli che leggerete sono tweet ma non solo. Sono proiettili contro la Sardegna, sparati dagli arguti commentatori del web che ieri su Twitter si sono scatenati. Hanno fatto a gara a chi feriva e bistrattava di più. Leggete i commenti, fatevi il sangue amaro come me lo sono fatto io, e dopodiché tutti assieme lavoriamo per migliorare ciò che non va, ma non facciamoci abbattere. 
La Sardegna è forte ed esiste, resiste e resisterà!


I seguenti tweet non sono stati modificati ma copiati e incollati fedelmente.

i cartelli trivellati servono per provare il ferro e dare il benvenuto vero Carmelo..

ad Orune, i ragazzi in giro per strada come branchi di cani randagi che si sbranano e segnano il territorio pisciando sui muri


Già finito lo spazio-sardegna? Va be fateci sapere se l'inviato è ancora vivo almeno

Ma non è proprio omertà... E più voglia di qualcosa di buono

faida e' una parola sarda. parlano di codice barbagino. la negazione non aiuta il problema

Signori....nel terzo millennio si può ancora morire per faide d'onore????

Realtà impossibili che nel 2015 non dovrebbero piu esistere... quanta ignoranza... poveri ragazzi!!!

Ma che musica ascolterà questo ad orune

Omertà. Nessuno parla proprio perché sanno.. sanno a cosa andrebbero incontro, consapevoli che nessuno li tutelerà. Vige paura. 

Omertosi! Oh merdosi piuttosto

abitare in Sardegna, che sembra il paradiso, ma vivere come all'inferno sparando anche ai cartelli stradali.

..e poi c'è chi si meraviglia dell'isis..il terzomondo è qui, altrochè

Che barbari in questa zona della Sardegna...L'omerta' c'e' sempre stata e sempre ci sara'.

Storia inquietante, d'altri tempi. Una vendetta premeditata, un'ira che non è scemata ma al contrario si è alimentata col tempo.

L'unico grosso vantaggio del codice barbaricino è che sopravvivono pochi anziani a far allungare la coda quando vai alle poste

questi si fanno giustizia da soli !!!!!

Codice "barbaricino" . L'involuzione della specie

Si fanno la guerra, si tirano le pecore?  

Il cartello stradale all'entrata di Orune racconta la storia del paese: traforato da colpi di arma da fuoco (dal profilo ufficiale di quartogrado)

Fori di proiettili nei segnali stradali? Ma che è il Far West?

Guarda Nuzzi che in Sardegna TUTTI cartelli stradali son crivellati de pallottole..

L'omertà è nel genoma sardo ma i giovani x bene la gioventù sana deve parlare hanno la responsabilità di una Sardegna nuova

Vabbè una cosa è certa: Abbate, quest'anno niente vacanze in Sardegna

Bel posto. .."visto che ti ho prestato lo zucchero, mi ammazzeresti uno che mi ha mandato a quel paese?" :/

Voglio ricordare a che ORUNE è l'anagramma di neuro...

Orune e Nole erano due megalopoli enormi ma l'irascibilità degli abitanti e la propensione alla vendetta le hanno spopolate.

È una follia, ma è così, almeno per la stragrande maggioranza della popolazione. I neoborbonici sono dilettanti.

Assolutamente solidale con sull'ultra-omertà. È un insulto al concetto stesso di civiltà.

L'onta dell'offesa???Ma che siamo nel medioevo?Ce manca solo lo ius primae noctis!!

"Scambi di cortesia" questo dà il vero senso della mentalità della zona

un posto dove girano armi come caramelle?? Sparano come noi cambiamo canale in TV.

la novita'e'ke ora i media sene occupano edi parenti denunciano avolte, ma stestorie son sempre state la normalita in barbagia

io per cortesia me scambio lo zucchero col vicino..questi se scambiano gli omicidi...

Ragazzini con pistole gioventù bruciata

L'Omertà non è uno sconto che si può fare a questa gente interventi dei cc visti come "ingerenza"estranea. Nuoro terra di chi

Una delle poche sicurezze che hanno gli inviati ad Orune, è che nessuno li disturba durante la diretta. Soli, soli come cani!

Ad orune c e la fibra ottica ?!

ma non è questione di periferie abbandonate, è questione di mentalità, il centro Sardegna PURTROPPO ragiona così

Mentalitá a livelli medievali in certi paesi qui in Sardegna, c'é poco da fare

In sardegna sono fermi ai primi del 900

Che posti... Assurdi. Omertà su omertà.

dai mo mica mi vorrete far credere che spararsi a vicenda con un fucile a pallettoni e' una novita in sardegna?

Sembra esserci qualcosa di molto grande. È vero l'omertà ti salva la vita... sembra uno scontro fra clan mafiosi...

armi come se non ci fosse un domani....povera Sardegna

chiedere in Sardegna hai visto qualcosa? É come parlare con i muli

Santa Croce Camerina telecamere 7528. Orune telecamere 0.

In questi paesi, sono ancora fermi al 1910?

Mazza oh, nessuno ha visto niente, in sto paese sono tutti ciechi. Qualcuno ha esagerato con youporn eh

tutti bellissimi ad orune

Sardegna violenta

Che realtà allucinanti....

Sardegna arcaica

















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