Per mesi ci hanno assillato con bip1 e bip2, ora con il povero bip3 (bippo appositamente per non nominarli ancora, come invece continuamente fanno da quando sono scomparsi) e prima ancora con altri infiniti bip.
E parlo di assillo non per mancanza di sensibilità nei confronti di qualunque vittima di violenza, ma perché tutto questo accanimento mediatico non giova né alla loro memoria, né ai familiari, né tantomeno può svolgere alcun tipo di utilità sociale.
L'unico effetto che questo tipo di informazione può produrre è quello di stuzzicare le labili menti dei potenziali assassini in ascolto.
Parlarne all'infinito non serve a niente, se non a riempire pagine di inchiostro. A quel punto, sarebbe meglio sfogliare una pila infinita di pagine bianche.
Tutto questo desiderio di far conoscere nuovi particolari atroci non è altro che voglia di riempire il silenzio che avete da offrire. O, ancor peggio, un goffo tentativo di mettere a tacere altri crimini che silenziosamente si compiono in ogni momento.
Perché esistono altri delitti, oltre a quelli bippati.
Sono delitti anche corruzione, connivenza e mala politica. Ma di questi chi sta alla regia non ama sentir parlare per paura d'esser presto nominato.
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