Non ci ho voluto pensare tutto il giorno alla dilagante pazzia su Twitter. Affronto l’argomento solo ora che ormai è già passata la mezzanotte. E’ già mercoledì 21 gennaio. Il pericolo forse è scampato.
Alludo a qualcosa di davvero grave. Una vera sconfitta per il raziocinio, l’intelletto e l’umanità intera.
Ditemi se questo è un uomo. Ditemi se un uomo (inteso come essere umano, non come sesso maschile) può divulgare volontariamente uno slogan come quello che tremo alla sola di idea di enunciare.
Si può perorare un’infinità di cause… ma difendere a spada tratta la libertà di Gasparri è un’offesa all’umanità.
Il popolo di Internet che si schiera in difesa di un rappresentante dei poteri forti per rivendicare il suo diritto di parola non si è mai visto.
Proprio l’altro giorno ho provato a suggerirgli che probabilmente i suoi cinguettii che generalizzano troppo sull’Islam sono controproducenti e che dovrebbe diffondere messaggi di pace, non di odio.
“tengo conto che gente come lei sta dalla parte di chi vuole la fine dell’Occidente, siete pericolosi anche se forse incoscienti”.
Mi ha dato implicitamente della terrorista. Pericolosa anche se incosciente. Mi ha poi detto che io non ho valori.
Devo dare però a Cesare quel che è di Cesare. Non mi ha bannato, mentre ho visto persone bannate per un singolo tweet.
E io dovrei assistere a un’Italia che con tutte le sue gatte da pelare si preoccupa del fatto che Gasparri possa esprimersi liberamente?
Oltretutto, c’è un rischio anche per lui, assolutamente da non sottovalutare. Il rischio è che a forza di twittare si stia montando la testa.
Crede che ad ogni jesuisgasparri corrisponda un voto. Non voglio che si illuda. Questo non glielo auguro. Ormai sta andando avanti con l’età, sta diventando sedentario, intransigente e polemico come tutte le vecchie volpi.
Ps: questo post (in parte) è ironico
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