Inutile chiamare l'Inps sperando di risolvere qualcosa.
Chiami, senti prima una musichetta già di per sé disperante e tristissima e ti lasciano in attesa per un tempo interminabile nel quale fai in tempo anche a lavarti i panni al fiume e stenderli in cortile che quando torni non ti hanno risposto ancora.
Quando finalmente ti rispondono con voce apparentemente gentile (alcuni saranno anche gentili davvero, per carità, non lo metto in dubbio), ti lasciano parlare fingendo di ascoltarti e improvvisamente ti bloccano per chiederti il codice fiscale.
Inizi a dirlo normalmente ma non va bene. NO, FACCIA LO SPELLING!
Al termine cadi di nuovo improvvisamente in attesa con la musichina tetra in sottofondo e quando tornano pretendono di rispondere a quello che non avevi fatto in tempo a dire prima e senza che tu possa dire altro, improvvisamente, non senti più nulla.
Vuoto.
Ricominci a sentire solo qualcosa quando parte un'altra registrazione.
Con voce elettronica ti chiedono di dare una votazione al servizio erogato. Se non erro devi digitare 1 se sei soddisfattissimo, 2 se sei mediamente soddisfatto e 3 se non lo sei per niente.
E rimani con un senso di insoddisfazione. Con i tuoi dubbi ancora più forti di prima e un senso di impotenza.
Digiti ovviamente 3 per manifestare il tuo fastidio, ma ciò non basta a placare la tua sete di vendetta nei confronti di un meccanismo ingiusto.
Ti rassegni a fare la fila allo sportello, quando non l'hai già fatta con scarsi risultati.
E' un sistema ben congegnato per non darti il tempo di pensare, ne' di spiegare, ne' di lamentarti.
Ci sono cose che non ti fanno infuriare. Per tutto il resto c'è l'Inps.
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