Vi ricordate della terribile storia di Farkhunda, la ragazza afgana uccisa il 19 marzo per le strade di Kabul tra le peggiori torture possibili da un branco di uomini assetati di sangue?
Le donne di Kabul sono scese in piazza per giorni per urlare la loro rabbia contro gli assassini e dare sfogo al dolore per la morte orribile di una giovane donna.
I suoi carnefici giustificarono il massacro con il reato di apostasia, in quanto a detta loro Farkhunda avrebbe osato bruciare alcune pagine del Corano.
Oggi, 6 maggio 2015, il tribunale ha emesso la sentenza del primo grado di giudizio. Farkhunda per i giudici non avrebbe bruciato le pagine del Corano, bensì soltanto cercato di impedire a quegli stessi uomini che l'hanno uccisa di lucrare sulla vendita di oggetti sacri.
Dicono che Farkhunda fosse colta e che proprio il fatto di aver studiato le impedisse di accettare benvolentieri che si facesse denaro in nome della fede e a discapito di persone forse troppo malleabili.
Le donne di Kabul hanno tinto il loro viso di rosso, per giorni. Hanno dimostrato di non aver paura e di sentirsi superiori alla forza bruta di chi vorrebbe vederle soccombere con la faccia imbrattata di sangue. E' questa la vera forza. La forza imbattibile delle idee, che in chi non ha paura non moriranno mai!
Farkhunda allora non è morta, perché le sue idee sono ancora lì. Non le ha sporcate la polvere né il sangue. Sono anzi ancora più vive in chi grida vendetta per il suo corpo straziato. Forse quelle stesse idee hanno mosso qualcosa nel cuore di chi doveva fare giustizia.
Una volta tanto i tribunali, fatti di uomini, hanno dato ragione a una povera donna umiliata, maltrattata e uccisa.
Quella di oggi è una vittoria. Io credo fermamente che lo sia, e credo fermamente nella forza delle idee. Credo anche che qualsiasi popolo, religione, cultura o filosofia debba prima o poi fare i conti con questo principio: quando si tenta di sopraffare l'altro con la violenza, ogni violenza risulterà inutile. Tempo perso.
Potranno infierire sui corpi, ma le idee sopravviveranno a tutto.
Grazie, Farkhounda
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