mercoledì 5 agosto 2015

Le riforme i Parlamentari le hanno fatte. Ora, vacanze!





Ho letto con attenzione la lettera che Renzi ha indirizzato ai Parlamentari di maggioranza all'alba delle nuove riforme. Il premier si congratula per il lavoro svolto. A suo dire, "Mai il Parlamento italiano in settant'anni di storia aveva lavorato così tanto e intensamente, e nessun Paese europeo ha mai fatto (tutte insieme), così tante riforme".
I risultati paiono addirittura superiori a quanto sperato. "Dopo undici trimestri negativi il Pil è tornato a crescere. Il turismo cresce soprattutto al sud. Gli investimenti diretti esteri nel 2014 crollano in Europa (-17%) e aumentano in Italia (+31 %), segno che il nostro Paese è finalmente di nuovo attrattivo. I consumi tornano finalmente a crescere, i posti di lavoro aumentano anche se ancora non con l'intensità che vorremmo, i mutui e i movimenti bancari dimostrano che la ripresa non è una chimera. Detto in modo semplice: l'Italia sta meglio di un anno fa. Gli italiani lo devono anche grazie al vostro impegno".
Governo promosso a pieni voti da Matteo, dunque, come faceva il maestro a fine anno, prima delle vacanze estive. Vacanze che Renzi ha definito davvero "meritate". Domanda: saranno dello stesso avviso gli italiani?
Io stamane, nel mio piccolo ho fatto un test involontario. Sapete, ci sono certi argomenti che essendo attualissimi, più facilmente di altri si intavolano durante l'arco della giornata, ed in effetti quest'oggi l'argomento "riforme" è molto gettonato. La cosa paradossale, però, è il fatto che in pochi ricordino nel dettaglio il CONTENUTO delle riforme. Forse gli italiani hanno scarsa memoria, forse si interessano poco alla politica (il che è normalmente considerato un campanello d'allarme), o forse non vedono nelle riforme la concretezza necessaria a far sì che il loro contenuto rimanga stampigliato nella loro mente? Le ipotesi sono tante. A voi la scelta.

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