E così si conclude la triste storia del Rigopiano. Estratti tutti, vivi e morti. Mi fa impressione vedere su Trip Advisor che l'hotel è "temporaneamente chiuso", come mi fa impressione andare sul profilo Facebook dell'hotel e leggere che qualcuno il giorno prima scriveva "Stiamo arrivando". Mi fanno impressione le offerte stracciate degli ultimi giorni. I prezzi diminuivano all'aumentare dello spessore della coltre di neve e del disagio provocato dal maltempo e dal terremoto. Prezzi bassi per un hotel in cui andavano anche i vip, che stranamente in quei giorni non c'erano. Forse erano stati avvertiti, come quel ragazzino de "Il volo" che ha dichiarato di essere stato avvisato di non andare lì dal figlio del proprietario. Saranno coincidenze, ma mi pare che il soldo anche stavolta abbia fatto chiudere gli occhi sui rischi che la natura dissemina qua e là, senza colpa: perché la natura è stata da sempre fonte di meraviglia, ma anche di pericolo. Non si può prevedere tutto, è ovvio. L'uomo è un essere imperfetto, ma allo stesso modo non si può accettare che in seguito a numerose chiamate rispondessero "Non è vero, due ore fa il proprietario ci ha detto che era tutto a posto". In due ore possono succedere tantissime cose. Si sono ignorate le richieste d'aiuto. Si e' perso tempo prezioso, durante il quale la' sotto aspettavano che arrivasse qualcuno. Solo l'impegno di chi ha scavato nelle macerie e nella neve ha strappato qualche vita a questa tragedia. E tutto mi ricorda "Shining", ma è un orrore reale. Il cinema non c'entra niente qua. Hotel Rigopiano. Hotel Italia
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