domenica 28 agosto 2022

Il peccato originale di una donna è la bellezza

Alessandra Matteuzzi era una splendida cinquantaseienne che avrebbe dato una pista a tantissime ventenni. Lunghi capelli biondi, occhi grandi di un blu profondo come se ne vedono pochi. Curava il proprio aspetto, è evidente, tanto da ottenere l'invidiabile risultato di apparire più giovane. Seguiva la moda e portava tutto benissimo, come una modella. Chissà cosa avrebbe detto a me se l'avessi avuta come amica, immagino qualcosa tipo: curati, svecchiati, vai in palestra! Sarebbe meraviglioso avere un'amica come lei, che sprizza vitalità da tutti i pori e del tempo che passa se ne infischia. 

Eppure per la maggior parte delle persone c'era qualcosa che non andava in lei. Non si era ancora lavata via il peccato originale di una donna: la bellezza. Un peccato che a una certa età - forse addirittura a partire dai quarant'anni - per l'uomo e la donna medi bisognerebbe scrollarsi di dosso per rinchiudersi in casa a fare la maglia, perché non è più tempo di essere attraenti, e soprattutto di star dietro ai ragazzini. Come quello che l'ha uccisa. 

Il problema è che lei non era un numero sulla carta di identità, lei era una DONNA, e lui non era un ragazzino, lui era un ASSASSINO. 

Le donne vanno protette. Alessandra aveva denunciato e nulla, nulla è stato fatto. Non piangiamo sul cadavere delle donne. Non piangiamo senza prima aver fatto qualcosa. Un braccialetto. Un braccialetto per impedire agli stalker di non avvicinarsi a quelle che sono vittime annunciate. Scusaci Alessandra, scusa se la giustizia non riesce a seguire il passo svelto delle donne libere ❤


#alessandramatteuzzi #femminicidio #nonunadimeno

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