mercoledì 27 maggio 2020

Da una sarda al Sindaco Sala

- Ma voi sardi siete sicuri di non essere tutti asintomatici e di non contagiare a noi il virus?
- Come potete chiederci di fare dei test, sono costosi, dovete farli voi perché siamo noi che vi portiamo i soldi
- Se ci sono altri soldi da spendere oltre ai traghetti quest'anno non veniamo, voi sardi morirete di fame senza di noi
- Senza il turismo tornerete a fare il vostro antico mestiere, pascolare le pecore
- Tutte le attività resteranno chiuse senza i turisti, non c'è nulla in Sardegna senza turismo
- Peggio per voi, se chiedete i test noi andremo in altre località

Queste sono solo alcune delle obiezioni/offese che ho letto nei vari commenti di vacanzieri infuriati ad articoli pubblicati sui vari quotidiani sardi. Mi dispiace non aver fatto gli screenshot, non ho avuto il tempo, ma queste sono parole riportate testualmente e da giorni provo tanta rabbia. Oggi, ciliegina sulla torta, Sala si è fatto portavoce del malcontento che aleggia nel resto dello stivale per i propositi di Solinas.
Sento di voler dire poche semplici cose. Amo la Lombardia, le montagne, i laghi incantati, la laboriosità dei suoi abitanti, la disponibilità a trasmettere conoscenze, la generosità nei confronti dei tantissimi immigrati, molti dei quali sardi.
Vorrei dire a Sala che il tentativo di arrestare il contagio ai danni di una regione che ad oggi sembra avere miracolosamente allontanato lo spettro del virus nulla a che fare con la discriminazione né con una scarsa empatia. Fare un test sierologico, è vero, non offre garanzie certe del risultato, ma può dare una prima indicazione per fare eventualmente un tampone e ciò andrebbe a favore non solo dei sardi ma anche dei turisti stessi che vedrebbero diminute le possibilità di contagio. Ad oggi siamo a tutti gli effetti riusciti ad arginare il virus, in assenza di morti e pazienti in terapia intensiva è da escludersi una presenza elevata di asintomatici e lo si è dimostrato laddove sono stati fatti controlli a tappeto (vedi Villasimius).
Vorrei aggiungere inoltre che fare il pastore non è un disonore e un mestiere mai e poi mai dovrebbe essere nominato con disprezzo, soprattutto un mestiere così indissolubilmente legato alla natura, all'ambiente e perché no, alla cultura stessa della Sardegna. Vi piace il pecorino sardo, eh?
Sappiate che la dignità non si compra. Se spendete soldi per venire in Sardegna è perché vi fa piacere venirci, non certo per salvare la vita ai sardi. Far pesare questa cosa sa di nuovo colonialismo e non lo si può accettare.
È vero, l'economia sarda subirà una botta ma contro ogni pronostico ci rialzeremo, così come si rialzera' la Lombardia da questo incubo orribile.
Dunque Sala, cercare di salvaguardare la salute dei cittadini nulla ha a che fare con la discriminazione bensì con il rispetto della vita. Dovresti saperlo, hai  già sbagliato una volta nello sbandierare false sicurezze, i morti ti hanno dato torto e purtroppo nulla sarà come prima. Non tutto ha un prezzo

#Sardegna #covid #coronavirus #sala #solinas

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