Capita raramente che un Artista con la A maiuscola scelga di “abbattere le barriere tra palco e pubblico”.
Sta entrando in contatto con tantissimi fan attraverso il suo profilo facebook. Io stessa ho avuto l’onore di ricevere qualche giorno fa la sua richiesta d’amicizia.
Devo dire la verità. Non volevo crederci e anch’io, come tanti, prima ancora di ringraziarlo ho scritto qualcosa di simile a “Giorgio, ma sei davvero tu?”.
Incredibilmente, Giorgio mi ha risposto, dicendomi appunto di voler abbattere le barriere tra palco e pubblico così come aveva già scritto in uno dei suoi numerosi post. Questo è il suo modo per ringraziare i suoi fan del fatto di averlo sostenuto durante i suoi 15 anni con gli Afterhours.
Mi sento di dire, con questo post, che noi non “ti abbiamo sostenuto” al passato, ma continueremo a sostenerti nel presente e nel futuro.
In tanti gli hanno chiesto perché se ne fosse andato dagli Afterhours. Io non ho avuto il coraggio di chiederglielo, no. Perché la vita è fatta di cambiamenti, è un continuo divenire. A me interessava più ciò che è oggi e ciò che farà.
Lui però, ieri, ha scelto di dire la sua. Credo per amore della verità, o forse anche perchè le domande dei fan si facevano troppo insistenti.
Ho aperto questo profilo e la mia pagina facebook un paio di mesi fa e l’80% dei messaggi che ricevo girano intorno a due domande,
1. Sei veramente tu?
2. Perché hai lasciato gli After?
1. Sei veramente tu?
2. Perché hai lasciato gli After?
La risposta alla prima domanda è: sì, sono veramente io (ma c’è veramente in giro gente che si prende la briga di seguire e aggiornare un profilo fake?).
La risposta alla seconda è: io non ho lasciato volontariamente gli Afterhours.
Nel comunicato stampa diffuso allora, si parla di “collaborazione terminata”, non si legge da nessuna parte che io abbia mollato e, sinceramente, non era certo nelle mie intenzioni…
Non lo avrei mai fatto, amo questa band, la considero o meglio, la consideravo, la mia band, il mio progetto artistico condiviso con altri 5 artisti e sono tuttora onorato e infinitamente orgoglioso di aver contribuito a far arrivare gli After dove sono ora, con i miei pezzi, col mio suono e con tutto me stesso, sempre e senza indugi. Nel bene e nel male, Manuel ha sempre preso le decisioni negli After e anche quella che riguarda la mia fuoriuscita dal gruppo, è sua.
Dico ciò senza polemica, senza dare giudizi e con estrema trasparenza, cercando di riportare la verità dei fatti per come si sono verificati e per chiarire, una volta per tutte, l’equivoco che si è creato e che continua ad alimentarsi circa la mia presunta uscita volontaria dal gruppo.
Detto questo, ora guardo al futuro, al mio disco solista che vedrà la luce nell’autunno del 2015 e alla reunion di un mio gruppo “storico” con il quale pubblicherò a fine febbraio un doppio vinile, i Colour Moves
Baci e abbracci.
Giorgio”.
Nel comunicato stampa diffuso allora, si parla di “collaborazione terminata”, non si legge da nessuna parte che io abbia mollato e, sinceramente, non era certo nelle mie intenzioni…
Non lo avrei mai fatto, amo questa band, la considero o meglio, la consideravo, la mia band, il mio progetto artistico condiviso con altri 5 artisti e sono tuttora onorato e infinitamente orgoglioso di aver contribuito a far arrivare gli After dove sono ora, con i miei pezzi, col mio suono e con tutto me stesso, sempre e senza indugi. Nel bene e nel male, Manuel ha sempre preso le decisioni negli After e anche quella che riguarda la mia fuoriuscita dal gruppo, è sua.
Dico ciò senza polemica, senza dare giudizi e con estrema trasparenza, cercando di riportare la verità dei fatti per come si sono verificati e per chiarire, una volta per tutte, l’equivoco che si è creato e che continua ad alimentarsi circa la mia presunta uscita volontaria dal gruppo.
Detto questo, ora guardo al futuro, al mio disco solista che vedrà la luce nell’autunno del 2015 e alla reunion di un mio gruppo “storico” con il quale pubblicherò a fine febbraio un doppio vinile, i Colour Moves
Baci e abbracci.
Giorgio”.
Non aggiungo altro alle sue parole, se non che la sua uscita dal gruppo (ricordo ancora la sera in cui lo venimmo a sapere, io e altri fan sfegatati), fu per noi una notizia sconvolgente, un po’ come l’abbandono di Papa Benedetto per un fervente Cattolico, o come le dimissioni di Napolitano per i media.
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